Redazione

Annullato l’accertamento fiscale al dipendente di Ambasciata: spettante l’esenzione IRPEF prevista dalla Convezione di Vienna.

E’ noto ormai come moltissimi dipendenti di Ambasciate, Consolati e altri enti sovranazionali (quali, ad esempio, la FAO) siano stati oggetto di avvisi di accertamento fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate, che pretende da loro il pagamento dell’IRPEF sugli stipendi percepiti in ragione della residenza fiscale in Italia, ai sensi dell’art 2 del TUIR (d.P.R. […]

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Quando non opera la preclusione alla produzione documentale ex art. 32 dpr 600/1973: vittoria in appello del contribuente e condanna del Fisco al pagamento delle spese di lite.

Con un’interessante sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Roma è stata decretata la vittoria del contribuente in un giudizio afferente alla deducibilità di costi ritenuti dall’Ufficio indeducibili in quanto asseriteamente connessi con operazioni oggettivamente inesistenti (CTR di Roma, sent. n. 944/2021, in un giudizio patrocinato dallo scrivente avvocato tributarista Giuseppe Marino, qui scaricabile). La società,

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E’ nulla la notifica dell’appello tramite agenzia privata di recapito. Vittoria del contribuente in Cassazione.

La Commissione Tributaria Regionale del Lazio aveva dichiarato inammissibile l’appello proposto dall’Agenzia delle Entrate avverso la sentenza di I grado (che peraltro aveva accolto nel merito il ricorso introduttivo del ricorrente in ordine ad una nuova determinazione di classamento e di rendita catastale di unità immobiliari) in quanto il gravame non era stato notificato a

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Notifica di atti tributari: obbligatoria la produzione della raccomandata informativa da parte del Fisco a pena di nullità della notifica.

Notifica degli atti tributari a soggetto temporaneamente irreperibile. In base al nuovo indirizzo della Cassazione, l’Agenzia delle Entrate deve produrre l’avviso di ricevimento della seconda raccomandata informativa inviata al contribuente (cd. CAD) al fine di dimostrare la corretta esecuzione del processo notificatorio. Il tema che ci occupa riguarda la notifica degli avvisi di accertamento, delle

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Quando il fondo patrimoniale protegge effettivamente i beni dei coniugi dalle aggressioni del Fisco?

Premessa Come è noto, il fondo patrimoniale è un istituto giuridico che è stato introdotto nel nostro ordinamento per proteggere – in linea di principio, anche dal Fisco – i beni destinati alla famiglia. Tuttavia, accade sempre più di frequente che per ottenere il pagamento delle imposte di uno o di entrambi i coniugi, l’Agenzia

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Società a ristretta basa: la riferibilità dei conti correnti di terzi alla società non può essere semplicemente “presunta” dall’Amministrazione Finanziaria.

Società a ristretta basa: la riferibilità dei conti correnti di terzi alla società non può essere semplicemente “presunta” dall’Amministrazione Finanziaria. Con l’ordinanza n. 33596 dello scorso 18 dicembre 2019, la Corte di Cassazione torna sul tema dei limiti all’estensione degli accertamenti bancari ai conti correnti intestati ai soci della società, cassando la pronuncia dei giudici

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Nulla la notifica degli atti tributari e delle cartelle di pagamento se effettuata da un indirizzo PEC diverso da quello indicato nell’elenco ufficiale “IPA” (Indice delle Pubbliche Amministrazioni). Le conferme della CTP di Perugia e della CTP di Roma.

La Commissione Tributaria Provinciale di Perugia, con la sentenza del 26 agosto 2019, n. 379, ha enunciato un interessante e innovativo principio a tutela dei diritti del contribuente nei rapporti con il Fisco. Secondo i Giudici tributari, è nulla la notifica della cartella che provenga da una casella PEC diversa da quella della attribuita nel

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Società a “ristretta base” e avviso di accertamento notificato al socio: tra le strategie difensive spicca la prova dell’estraneità del socio rispetto alla gestione degli affari societari.

Come noto, dall’accertamento di proventi non dichiarati a carico di società, discendono particolari riflessi in capo ai soci laddove si tratti di “società a ristretta base sociale o familiare” Segnatamente, si fa riferimento alle presunzione giurisprudenziale utilizzata ormai da molti anni dall’Agenzia delle Entrate e convalidata dall’orientamento costante della Cassazione, per cui se l’Ufficio accerta

Società a “ristretta base” e avviso di accertamento notificato al socio: tra le strategie difensive spicca la prova dell’estraneità del socio rispetto alla gestione degli affari societari. Leggi tutto »

La querela di falso è proponibile solo se l’Agenzia della Riscossione esibisce l’originale della relata di notifica.

Con l’ordinanza n. 2482/2020, la Corte di Cassazione torna sulla questione della produzione degli originali degli atti notificati al contribuente, esprimendo un interessante principio favorevole al contribuente. Nel caso esaminato, l’Agenzia delle Entrate solo in grado d’appello aveva sollevato l’eccezione di tardività del ricorso introduttivo proposto da una società, oltre il termine di 60 giorni

La querela di falso è proponibile solo se l’Agenzia della Riscossione esibisce l’originale della relata di notifica. Leggi tutto »

Imposta di registro e tassazione degli atti enunciati: importante vittoria del contribuente in Cassazione.

Ai fini dell’imposta di registro non possono essere tassati come “atti enunciati” gli atti semplicemente “presupposti” all’emissione di un provvedimento dell’autorità giudiziaria, nonché gli atti soltanto “nominati” nel provvedimento o nel negozio giuridico intercorso fra le parti, soggetto a registrazione a termine fisso. La recente sentenza n. 28559 emessa della Sezione Tributaria il 6 novembre

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