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L’imposta di registro sulle sentenze non grava indiscriminatamente su tutte le parti del giudizio. La C.T.P. di Roma annulla l’avviso di liquidazione del Fisco.

La Commissione Tributaria Provinciale di Roma, con la sentenza n. 288/45/13, depositata il 23.10.2013, ha annullato un avviso di liquidazione dell’imposta di registro pretesa dovuta sulla registrazione di una sentenza del Tribunale Civile di Roma, riconoscendo come la solidarietà nel pagamento del cennato tributo non gravi indiscriminatamente su tutte le parti in giudizio. Ed invero, […]

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Accertamento IVA illegittimo se manca la consapevolezza della frode.

Con la recente sentenza n. 15749/2023, la Corte di Cassazione ha accolto le ragioni di un’impresa contribuente che si era vista negare il diritto alla detrazione dell’IVA passiva su fatture considerate dell’Ufficio afferenti ad operazioni soggettivamente inesistenti. In particolare, la Cassazione, in un’ottica garantista per il contribuente, ha precisato come fosse onere dell’Agenzia delle Entrate

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Nullo l’accertamento sottoscritto digitalmente e notificato in modo cartaceo, se manca l’attestazione di conformità. Parola della CGT di II grado del Lazio.

Con sentenza n. 5341/2023 (qui scaricabile), emessa al termine di un giudizio patrocinato dallo scrivente avvocato tributarista Giuseppe Marino, la CGT di II grado del Lazio ha respinto l’appello dell’Agenzia delle Entrate e dichiarato nullo l’impugnato avviso di accertamento firmato digitalmente ma notificato in modo cartaceo, in quanto assente la necessaria attestazione di conformità da

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Avviso di presa in carico notificato dall’Agenzia della Riscossione: è atto impugnabile dinanzi al Giudice tributario.

Con la sentenza n. 61/2023, la CGT di Grosseto ha ritenuto impugnabile con ricorso alla Corte di Giustizia Tributaria l’avviso di presa in carico notificato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER), in quanto atto idoneo a portare a conoscenza del contribuente la pretesa fiscale, considerato anche che, per giurisprudenza pacifica, l’art. 19, d.Lgs. n. 546/1992 non

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Annullata cartella di pagamento per 110.000 euro: grave errore del messo notificatore riconosciuto dal Giudice tributario.

La CGT di I grado di Roma, in un giudizio patrocinato dallo scrivente avvocato tributarista Giuseppe Marino, del Foro Roma (qui è possibile scaricare il testo della sentenza n. 5685/2023), ha accolto il ricorso di un contribuente decretando l’illegittimità della notifica di una cartella di pagamento di circa euro 110.000, di cui il contribuente aveva

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Dipendenti di Ambasciate e Consolati. Riconosciuta esenzione IRPEF in ragione della prevalenza della Convezione di Vienna sulle Convenzioni contro le doppie imposizioni

La CGT di I grado di Roma, con la sentenza n. 6574/2023 (emessa in un giudizio patrocinato dallo scrivente avvocato tributarista Giuseppe Marino, con studio in Roma), ha accolto il ricorso di una funzionaria dipendente dell’Ambasciata di Svezia riconoscendo l’esenzione IRPEF prevista dall’art. 49 della Convezione di Vienna sulle Relazioni Consolari del 24.4.1963, esenzione di

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Vittoria anche in appello del contribuente: nullo l’accertamento catastale da cat. A/2 a cat. A/1 senza una specifica prova e motivazione da parte del Fisco.

E’ nullo l’accertamento catastale di un immobile con rettifica dalla cat. A/2 alla cat. A/1 senza una specifica prova e motivazione da parte del Fisco. In data 18.12.2018 l’Agenzia delle Entrate – Ufficio Provinciale di Roma – Territorio notificava un avviso di accertamento catastale ad una contribuente, con riguardo al suo appartamento sito in Roma,

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La Cassazione conferma l’esenzione fiscale dall’IRPEF per i dipendenti di Ambasciate e Consolati.

La Corte di Cassazione finalmente riconosce l’esenzione IRPEF ai dipendenti di Ambasciate e Consolati prevista dall’art. 49 della Convenzione di Vienna sulle Relazioni Consolari del 24.4.1963 (oltre che dall’art. 37 della Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche del 18.4.1961): con la recente sentenza n. 1669/2023 (emessa in un giudizio patrocinato dallo scrivente avvocato tributarista romano

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Vittoria anche in appello del ristorante accertato dal Fisco sulla base del c.d. “bottigliometro”.

Vittoria anche in appello per il contribuente. La questione trattata dai Giudici romani (sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di II grado di Roma n. 5858/2022, in un giudizio patrocinato dallo scrivente avvocato tributarista Giuseppe Marino, qui scaricabile) riguarda un accertamento induttivo svolto a carico di un ristorante con il famigerato metodo del “bottigliometro”. Ed

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La cessione di un appartamento prima del decorso di cinque anni dall’acquisto non genera plusvalenza tassabile se l’immobile è stato adibito ad abitazione principale per la maggior parte del tempo.

Con la recente sentenza n. 12627/2022 (qui per scaricare il testo), la Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Roma (in un giudizio patrocinato dallo scrivente avvocato tributarista Giuseppe Marino) ha accolto il ricorso proposto da una contribuente in relazione alla pretesa tassazione di una plusvalenza da cessione immobiliare infraquinquennale, annullando il relativo avviso

La cessione di un appartamento prima del decorso di cinque anni dall’acquisto non genera plusvalenza tassabile se l’immobile è stato adibito ad abitazione principale per la maggior parte del tempo. Leggi tutto »